Video – NAT SCAMMACCA Poeta e filosofo della scienza -Presentazione

A completare i precedenti post ecco la ripresa della della presentazione del testo di Antonino Serina “NAT SCAMMACCA Poeta e filosofo della scienza “
La fisica e l’Antifisica
A completare i precedenti post ecco la ripresa della della presentazione del testo di Antonino Serina “NAT SCAMMACCA Poeta e filosofo della scienza “
La fisica e l’Antifisica
Nella sala grande della Biblioteca Comunale di Trapani “ Fardelliana”, si è tenuta il giorno 20 c.m. la presentazione dell’ultimo lavoro edito del Prof. Antonino Serina ( edizione Arianna) “”Nat Scammacca Poeta e filosofo della scienza” alla presenza di un folto numero di persone. Presentazione introdotta dall’Assessore Laura Montanti, presenti al tavolo anche il Prof. Salvatore Bongiorno che ha curato l’introduzione,
la Direttrice della Biblioteca Dott.ssa Margherita Giacalone, e Ignazzino Russo amico dii Nat Scammacca e componente dell’Antigruppo Siciliano. E’ stata ricordata anche la figura di Nina Scammacca e il ruolo della sua sua opera a favore della cultura locale. A margine della manifestazione la premiazione dei partecipanti al Premio Nat Scammacca voluto e sponsorizzato dal Pro. Serina con il concorso indetto presso le scuole superiori del Trapanese.
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Sabato sera sono stata invitata dal Prof. Serina a cena, nel contempo mia donato il suo ultimo lavoro su mio padre con dedica “Nat Scammacca Poeta e filosofo della scienza”, un corposo volume edito Edizioni Arianna, contenenti passi degli scritti di Nat Scammacca spiegati ed illustrati in maniera capillare dal Prof. A. Serina. Lo scritto vuole dimostrare quello che avevo anticipato in vari post su Facebook, sulla sanità mentale dello scrittore di casa ed identifica la metodica dalla scomposizione di concetti complicati in metodi semplici di interpretare le vibrazione dell’etere(concetti di spazio tempo quantico), come le vibrazioni dell’universo possono interagire con la mente anche nelle piccole cose. In alcuni scritti proiettando se stesso nell’etere dal quale riceve onde di pensieri che trasforma in immagini suggestive nei suoi scritti. Oltre a molti passi e versi di Nat Scammacca il libro di A. Serina include anche il parere di altri ricercatori sulla validità dei testi del siculo-americano.
Glenda Scammacca
I due mondi tendono l’uno all’altro per unire deserti di polvere a sogni e sono in ciascuno di noi.
Professere/Scrittore
Scammacca, Due mondi. Si gira fermi con Mach, p. 33.
Antonino Senna
NAT SCAMMACCA
Poeta e filosofo della scienza
Noi Universo Piccole onde – crespalure – crespe come foglie appuntite come luce
pulsano e s’intrecciano immobili si muovono
senza muoversi
bianco su nero
ondeggiano nell’immobilità
del mondo intero.
Gioca gioca col silenzio, Ericepeo II,… p. 27
… la realtà della stessa esistenza è un etere fornito di fotoni-quanti che non si muovono ma oscillano e noi siamo manifestazioni di quelle oscillazioni come quelle dell’acqua…
Nat Scammacca in A meeting with David B. Axelrod and Gnazino Russo,… p. 55
Noi siamo come le onde e come tutti gli oggetti, siamo un fluire di eventi, siamo processi. La meccanica quantistica non descrive oggetti, descrive processi ed eventi di processi che interagiscono fra processi.
Carlo Rovelli, La realtà non è come ci appare,… p. 119
Dal Post Faceebook Antonino Serina
Febbraio 2016, Scammacca Web di Glenda Scammacca
Il risentimento di Glenda nei riguardi di Giacomo Pilati, espresso nei termini:” nelle presentazioni del suo romanzo presenta un’immagine non veritiera della vita che voleva rappresentare di mio padre”, questa mattina del 1 febbraio 2016, mi colpisce e mi rattrista e mi sento moralmente obbligato ad intervenire.
Ognuno ha il suo Kant, si suol dire in filosofia, come nella storia delle religioni ognuno ha il suo Buddha, il suo Osiride, il suo Cristo.Quanti indirizzi filosofici diversi e divergenti e quante religioni diverse e contrastanti si sono sviluppate su una data figura storica, divenuta oggetto di desiderio, di conforto, della nostra fantasia, del nostro mondo interiore. Come gli individui così fanno i popoli. Ogni cultura, ogni civiltà, ogni angolo del mondo ha il suo Dio. Abbiamo bisogno di produrre, proiettare, dire, parlare; ognuno di noi lo fa in modo suo e personale. Nelle cose grandi e nelle piccole. C’è una costante nel nostro agire e può esserci una variante. Il romanzo di Giacomo Pilati è un romanzo e come tale deve essere letto. Ma se si dice espressamente che si rifà ad una storia, allora siamo coinvolti e trascinati a non saper più distingure storia e fantasia; cosa molto seria e delicata soprattutto quando si tratta di aspetti che riguardano la dignità d’una persona, la sua sanità mentale, il suo prestigio. Che poi intervenga uno psichiatra alla presentazione d’un romazo lo vedo anche legittimo. Ma come si fa a distinguere lo Scammacca del romanzo e lo Scammacca vero? Nel mio lavoro su < Nat Scammacca Poeta e Filosofo della Scienza> do certamenre una analisi diversa del persoaggio. Può darsi che ognuno ha il suo Scammacca, come ognuno ha il suo Kant, ma non possiamo sminuire nè il decoro e la dignità. Antonino Serina. Questo scritto riproduce una riflessione spontanea ed immediata.
Dalla INTRODUZIONE dell’Autore a :
” E’ davvero incredibile per molti, anche dei suoi amici, immaginare Scammacca filosofo della scienza; uomo piuttosto straordinario sì, ma strano, tanto strano da essere ritenuto pazzo, anziché filosofo. Eppure egli stesso, in una visita privata, prima ancora che si ricoverasse al Creedmoore Hospital, confessò ad un medico: “Dottore, io so di essere malato, da diversi giorni non mangio e non dormo, ho una gran paura, tanta paura di certe perone che mi perseguitano.” E il dottore a lui:” Lo so, ragazzo mio, si vede subito che sei malato … In verità, non mi sembri malato di mente, sei soltanto depresso” (Due Mondi, romanzo autobiografico, 1979, p. 103).
E’ un conflitto semplicemente affettivo il suo o è la diversa concezione della vita impossibile a viverla in un mondo legato a vecchie concezioni e credenze? Una serie di interrogativi che lo interessano, e possono interessare anche noi, ruotano attorno a punto centrale: il mondo fisico e il mondo psichico-mentale sono due mondi diversi, come comunemente si crede, oppure c’è un’unica realtà cosmica? Conseguentemente possiamo chiederci: il corpo e l‘io sono due entità distinte – ovvero il corpo e l’anima sono cose diverse, come si dice – o sono una entità? L’io e l’universo sono due realtà o sono compartecipi della stessa unità cosmica? Che senso ha la vita in dimensione cosmica?
Sono queste domande fondamentali a cui la gente comune sfugge, radicata su vecchie concezioni della realtà, ma che hanno interessato filosofi e scienziati da Mach ad Einstein e ai fisici della meccanica quantistica. La concezione che non esistono due mondi, vale a dire uno terreno e un altro divino, ma una < unità universale>, è la visione scientifica e rivoluzionaria proposta da Einstein.